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Contratto d’affitto: cos’è e come funziona

Redazione Salento Dal Salento 26 Marzo 2019

Cos’è un contratto d’affitto? Chi sono i soggetti coinvolti e quali le caratteristiche che il contratto deve necessariamente possedere per essere valido?

Inoltre quali e quante tipologie di contratto d’affitto è possibile stipulare oltre a quello di ordinaria locazione per abitazione?

E come risolvere un contratto prima della normale scadenza? In questo articolo tutte le risposte!

Cos’è un contratto d’affitto? Ecco la definizione

Il contratto di locazione è un contratto con cui una parte si obbliga a fornire all’altra il godimento di un bene mobile o immobile, per un periodo di tempo determinato e in cambio di un corrispettivo in denaro.

Colui che fornisce il bene prende il nome di locatore; chi gode del bene prende invece il nome di locatario o conduttore.

Locazione o affitto?

In realtà il Codice Civile riserva il termine affitto alle sole ipotesi in cui l’oggetto del contratto siano una o più cose mobili o immobili a carattere produttivo. In tutti gli altri casi di parla più propriamente di locazione.

Contratto d’affitto: ecco gli elementi essenziali

Un contratto di locazione o affitto per essere valido a tutti gli effetti deve contenere alcuni elementi essenziali, pena la nullità dello stesso.

Elementi essenziali di un contratto d’affitto

Questi gli elementi essenziali:

  • data della stipula
  • generalità e dati di locatore e conduttore
  • generalità del bene concesso in locazione
  • importo del canone di locazione
  • durata della locazione stessa.

In più: per locazioni di durata maggiore o uguale a 30 giorni (anche non consecutivi) vige l’obbligo di registrazione del contratto affinché il locatore possa adempiere agli obblighi fiscali previsti dalla legge.

La registrazione deve avvenire entro 30 giorni dalla data di decorrenza indicata nel contratto.

Scopriamo qualche dettaglio in più sugli elementi essenziali del contratto in modo da comprenderne meglio usi e impieghi.

  1. La data di stipula è la data di firma del contratto. Questa può coincidere con la data di decorrenza o meno.
  2. Le generalità richieste per entrambe le parti sono in genere nome e cognome o ragione sociale, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza o della sede sociale, codice fiscale o partita iva.
  3. Per l’identificazione del bene sono richiesti indirizzo completo, comune di pertinenza, dati catastali dell’immobile, la composizione dello stesso e l’uso per cui viene ceduto in locazione.
  4. L’importo del canone di locazione è la somma che il locatario o conduttore si impegna a versare al locatore in cambio del godimento reale del bene. La periodicità del versamento è stabilità dalle parti in fase di stipula del contratto e può essere mensile, trimestrale o secondo altra cadenza stabilita in accordo tra le parti.
  5. La durata della locazione costituisce ulteriore elemento essenziale per un contratto conforme alla legge. In base a quanto previsto dall’ 1573 Codice Civile non vi sono indicazioni circa la durata minima, ma esiste un limite massimo che non può superare trent’anni.

Quante tipologie di contratto esistono?

In virtù della libertà nella determinazione di alcuni elementi essenziali, è possibile porre in essere diverse tipologie contrattuali che differiscono per uso dell’immobile, determinazione del canone o durata della locazione.

Per quanto concerne la risoluzione del contratto di affitto o locazione, essa può avvenire alla scadenza dei termini mediante formale comunicazione – laddove prevista – o anticipatamente purché vengano rispettati specifici adempimenti.

In particolare in caso di recesso anticipato è necessario redigere in forma scritta un accordo tra le parti e versare una imposta di registro del valore fisso di 67 euro entro 30 giorni dalla data di firma dell’accordo. Il versamento va effettuato presso l’Agenzia delle Entrate utilizzando il modello RLI ed è a carico di entrambe le parti a prescindere dalla volontà di rescissione.

Tuttavia l’onere ricade sul solo locatore, il quale potrà in ogni momento rivalersi sul conduttore per ottenere la metà della cifra versata.